Assolo dell’Atalanta allo Juventus Stadium. La ventottesima giornata di Serie A fa toccare un nuovo basso ai bianconeri dopo la clamorosa eliminazione in Coppa Italia contro l’Empoli. Allora era stato lo stesso Thiago Motta a dirsi vergognato dalla prestazione dei suoi. Questa volta, ancora una volta, sono stati i tifosi juventini a farsi sentire con una sonora contestazione.Già durante il primo tempo i tifosi avevano mormorato e non poco. Poi, dopo il vantaggio degli ospiti, il fastidio si è trasformato in cori e fischi ai danni della propria squadra, una situazione deflagrata già all’intervallo quando Kolo Muani e compagni sono stati subissati dai loro stessi supporter. Troppo pesante la delusione per una gara che avrebbe potuto rilanciare i bianconeri in lotta per lo Scudetto e che invece fa ripiombare in piena crisi la Juventus.
Particolarmente pesante la reazione della Curva Sud che ha intonato cori contro i giocatori, contro l’allenatore e contro la dirigenza bianconera. “Andate a lavorare”, “Fuori gli attributi”, “Dirigenza, ci senti? Ci avete rotto il c***o! Rispettate i nostri colori”, questo il tenore dei messaggi inviati ai tesserati del club. Nel secondo tempo poi con gli altri gol nerazzurri è calato il silenzio, la gran parte dei tifosi ha lasciato lo Stadium mentre chi è rimasto ha continuato a urlare “Vergogna” ai bianconeri e, quando sono stati inquadrati alcuni dirigenti, come il presidente Ferrero, sono piombati altri fischi.
Il finale quindi è stato a tratti surreale con gli ultimi scampoli di gioco che sono stati disputati in un silenzio totale con pochissimi spettatori sugli spalti e la sensazione generale che questa possa essere una notte che fa da spartiacque nel futuro di Motta sulla panchina juventina. Al triplice fischio altra bordata di fischi dai pochi tifosi rimasti: alcuni dei giocatori della Juventus vanno timidamente sotto la Curva e, inermi, assistono agli ultimi cori di una contestazione che mai aveva raggiunto questi toni.