Morte di Papa Francesco, notizie in diretta | Un ictus la possibile causa del decesso. Il corpo verrà portato nella Cappella di Santa Marta

Il presidente dell’Argentina, Javier Milei, ha decretato sette giorni di lutto per la morte di papa Francesco, «leader spirituale e guida di milioni di uomini e donne». Lo ha detto il portavoce della presidenza, Manuel Adorni, ricordando Jorge Bergoglio, nato a Buenos Aires nel 1936.

Piazza San Pietro si sta riempiendo di fedeli che hanno appreso della morte di Papa Francesco. La Questura e la Protezione civile sono al lavoro per approntare il piano sicurezza dei prossimi giorni, in vista dei funerali del Pontefice.  

«Con Papa Francesco scompare una delle grandi speranze dell’umanità. Non a caso è alla speranza che lui ha dedicato il Giubileo di quest’anno santo. In questo mondo devastato dalle guerre e da ogni sorta di brutalità, umana ed economica, il suo insegnamento resterà un’eredità preziosa per tutte le donne e gli uomini di buona volontà. Continuiamo a rivolgerci a lui perché, anche dal Cielo, aiuti tutti coloro che hanno responsabilità di governo a trovare sempre la via della vera pace». Lo scrive su Facebook il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha espresso le sue condoglianze per la morte di Papa Francesco, a nome della Turchia, «alla famiglia del defunto, allo Stato del Vaticano e al mondo cattolico», dichiarando di avere appreso la notizia «con dolore», in un messaggio condiviso sui social media.

Una «fraterna condivisione di pensieri di pace» è quello che Liliana Segre ricorda di Papa Bergoglio, deceduto oggi. «Sono addolorata per la morte di Papa Francesco – ha sottolineato la senatrice a vita – e ricordo l’indimenticabile e privatissimo incontro del 3 febbraio scorso e la fraterna condivisione di pensieri di pace».

Il 3 febbraio in Vaticano si era svolto il summit internazionale sui diritti dei bambini a cui hanno partecipato fra gli altri Segre e Mario Draghi sul tema «Amiamoli e proteggiamoli».

Il cardinale vicario per la diocesi di Roma Baldassare Reina, che questa mattina ha annunciato la morte di Papa Francesco, presiederà alle 19 nella basilica di San Giovanni in Laterano una celebrazione eucaristica in suffragio del Pontefice, alla quale sono invitati i presbiteri, i diaconi e tutti i fedeli della diocesi di Roma.

Le celebrazioni del Giubileo continueranno, anche se in tono diverso. È quanto si precisa dalla sala stampa vaticana. Le messe in programma quindi si svolgeranno ma sono sospese le canonizzazioni: quella di Carlo Acutis il 27 aprile (Giubileo Adolescenti) e quella di Pier Giorgio Frassati il 3 agosto (Giubileo dei Giovani).​

«Il Giubileo resta aperto», ha detto il portavoce vaticano Matteo Bruni.

La premier Giorgia Meloni, è in contatto con il capo dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, a cui ha chiesto di attivare le azioni necessarie per garantire l’ordinato afflusso e l’assistenza dei fedeli che raggiungeranno Roma a seguito della scomparsa del Santo Padre, delle sue esequie, e della successiva cerimonia di intronizzazione del nuovo Pontefice.

Per domani alle ore 11 è convocato un Consiglio dei ministri, che affiderà al Capo del Dipartimento della Protezione civile il coordinamento delle attività e di tutte le strutture impegnate, così come avvenne nel 2005 in occasione dei funerali di Papa Giovanni Paolo II.

É stata sospesa la canonizzazione Carlo Acutis, il «patrono di internet» morto a 15 anni di leucemia, prevista il 27 aprile 2025 in occasione del Giubileo degli Adolescenti.​

​Lo comunica la Santa Sede.

Papa Francesco «sarà ricordato per la sua compassione, la sua preoccupazione per l’unità della Chiesa e per il suo instancabile impegno per le cause comuni di tutti gli uomini di fede e di coloro che lavorano per il bene degli altri».

Con queste parole re Carlo III ha reso omaggio al Pontefice, morto a 88 anni. «Attraverso il suo lavoro e la sua attenzione verso le persone e il pianeta, ha toccato profondamente la vita di moltissime persone», ha aggiunto il monarca, ricordando «con particolare affetto i nostri incontri con Sua Santità nel corso degli anni, siamo stati profondamente commossi di aver potuto fargli visita all’inizio del mese» durante la visita in Italia e Vaticano.

Alle 20 il rito della constatazione della morte e la deposizione nella bara.

«Mi dispiace tanto. Sono molto addolorata». Carla Rabezzana, la cugina di Papa Francesco, appena giunta la notizia della morte del Pontefice, si è chiusa nel suo dolore nella sua casa di Portacomaro, in provincia di Asti. Raggiunta telefonicamente dall’Agi, tra le lacrime, ha detto: «Non riesco nemmeno a parlare. Scusatemi, ma è una notizia terribile. Provo solo tanto, tanto dolore». Papa Francesco aveva fatto visita alla cugina Carla nel novembre del 2022, per festeggiare il suo novantesimo compleanno. In quell’occasione aveva pranzato a casa di Carla con numerosi parenti residenti in provincia di Asti.

Il governo spagnolo ha annunciato tre giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco.

«Milioni di persone in tutto il mondo piangono la tragica notizia della scomparsa di Papa Francesco. La sua vita è stata dedicata a Dio, alle persone e alla Chiesa. Sapeva dare speranza, alleviare le sofferenze attraverso la preghiera e promuovere l’unità. Ha pregato per la pace in Ucraina e per gli ucraini. Piangiamo insieme ai cattolici e a tutti i cristiani che hanno cercato sostegno spirituale in Papa Francesco. Memoria eterna!». Lo scrive sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

«Riposa in pace, Papa Francesco». Così su X la Casa Bianca che posta anche due foto del Pontefice: una col presidente Usa Donald Trump e una col vicepresidente americano JD Vance.

A piazza San Pietro suonano campane a morto per Papa Francesco. Presenti tantissimi tra turisti e cittadini.

(Virginia Piccolillo) Sarebbe un ictus la causa della morte di Papa Francesco. Nelle prossime ore la Santa Sede diramerà una nota ufficiale in cui verrà indicata la causa del decesso.

(Silvia Morosi) La morte di un Pontefice segna l’inizio di un rituale dalla tradizione millenaria, caratterizzato da cerimoniale rigoroso e – per certi aspetti – sconosciuto, che negli anni ha subito alcune modifiche frutto dei tempi. Non ultime alcune introdotte proprio da papa Francesco.

Ripercorriamo le tappe più significative, dall’accertamento della scomparsa alla sepoltura, dalla simbologia adottata alla riunione del Conclave chiamato a scegliere chi sarà il nuovo Papa, Vicario di Cristo e successore di Pietro.

​Prima di tutto, la morte del Papa deve essere accertata dal Camerlengo – il cardinale incaricato di amministrare le finanze della Santa Sede e di presiedere il governo della stessa durante il periodo conosciuto come «sede vacante» – davanti a due figure: il maestro delle celebrazioni liturgiche e il segretario e cancelliere della Camera apostolica. In passato, per decretare il decesso il Camerlengo – secondo la tradizione – chiamava tre volte il Pontefice con il nome di battesimo mentre gli batteva la fronte con un martelletto. Se non riceveva risposta, pronunciava la frase Vere Papa mortuus estIl Papa è veramente morto»). Questo rituale è attestato – in realtà – fino al 1878 con la scomparsa di papa Pio IX, accertata dal Camerlengo Gioacchino Pecci, il futuro Leone XIII. Negli ultimi decenni, la morte di un Pontefice viene decretata da un medico. La frase in latino viene, comunque, riportata dal Camerlengo sul certificato di morte del Pontefice redatto dalla Cancelleria Apostolica, la cui pubblicazione dà il via all’inizio del periodo di «sede vacante». Dal 2019 il cardinale Camerlengo è Kevin Joseph Farrell.

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(Aldo Cazzullo) «Buonasera».

La Chiesa ha una storia millenaria, che accelerò vorticosamente in cinque minuti: quelli tra le 20 e 22 e le 20 e 27 del 13 marzo 2013. Cinque minuti che, se non sconvolsero il mondo, certo lo avvertirono che stava accadendo qualcosa di nuovo. E non soltanto perché era appena stato eletto il primo Papa sudamericano, il primo Papa gesuita, il primo Papa a chiamarsi Francesco («Jorge Bergoglio es Francisco» titolò El Clarin, il più importante quotidiano argentino. «Argentino però modesto» titolò un giornale uruguaiano).

Francesco si affacciò alla loggia di San Pietro senza la mozzetta rossa, simbolo del potere dei predecessori. Con una croce semplice anziché preziosa. Non si definì Papa ma vescovo di Roma. Chiese ai fedeli di pregare per lui. Poi si inchinò alla folla.

La folla lo guardava, e ne fu commossa. Ma avrebbe dovuto guardare anche i cerimonieri; e se ne sarebbe inquietata. Perché fin dai primi passi Francesco ha provocato commozione e insieme sconcerto. Adesione e rigetto. Amore e ostilità, arrivato talora a degenerare nell’odio. Un sentimento mai sentito, visto, toccato in Vaticano nei confronti del Papa, come al tempo di Papa Francesco. Perché i progressisti forse non hanno amato Wojtyla; ma certo molti conservatori hanno odiato Bergoglio.

Si capì subito che sarebbe stato un Papa eccezionale; e questa sua grandiosa uscita di scena, il mattino di Pasquetta, dopo aver fatto in tempo a celebrare la Pasqua di resurrezione, lo conferma.

Bergoglio non ha innovato la dottrina; ma ha rivoluzionato il linguaggio, gli argomenti, lo stile del papato. Eppure, le stesse cose che piacevano al popolo infastidivano la Curia. Le vecchie scarpe ortopediche al posto di quelle rosse. La borsa portata da sé. L’utilitaria anziché la Papamobile o la Mercedes nera con cui il suo predecessore era arrivato alle Giornate della Gioventù di Colonia. Se Bergoglio andava a pagare il conto della stanza affittata a Roma, o a ritirare di persona gli occhiali da vista, le persone comuni se ne compiacevano, come a dire (o a illudersi): è uno di noi. Ma per gli uomini di Curia era un’inaccettabile deminutio del ruolo del Papa, quindi del loro. La scelta che parve insostenibile fu quella di non vivere nell’Appartamento, come viene chiamata la residenza all’ultimo piano delle logge di Raffaello, bensì a Santa Marta, cioè in un residence. Questo non solo faceva sembrare obsoleti e fuori luogo gli agi curiali – a cominciare dal leggendario attico del cardinale Bertone, ancora segretario di Stato -, ma faceva sentire un intero mondo inadeguato se non umiliato. E questo non riguardava soltanto monsignori, ma funzionari, aristocratici neri, banchieri dello Ior, giornalisti, gruppi di pressione, con terminali lontani dall’Italia, sino agli Stati Uniti. E se i cardinali nordamericani erano stati tra i grandi elettori di Bergoglio, fin dall’inizio molti se ne sentirono traditi.

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Il presidente russo Putin ha espresso le sue condoglianze per la morte di Papa Francesco definendolo «una persona straordinaria».

(Gian Guido Vecchi) CITTÀ DEL VATICANO Isola di Sanciano, 3 dicembre 1552, poco dopo mezzanotte: in una capanna, vegliato da un amico cinese, Francesco Saverio, primo missionario gesuita, muore guardando la Cina, il sogno di una vita distante un paio di miglia marine. Roma, 31 luglio 2013, Chiesa del Gesù: sono passati poco più di quattro mesi da quando il conclave, il 13 marzo, ha eletto l’argentino Jorge Mario Bergoglio e Francesco, primo Papa gesuita della storia, celebra messa nella «chiesa madre» della Compagnia il giorno della festa del fondatore, sant’Ignazio di Loyola. «A me è sempre piaciuto pensare al tramonto del gesuita, quando un gesuita finisce la sua vita, quando tramonta», dice nell’omelia. E cita l’immagine di padre Francesco Saverio che muore guardando la Cina: «L’arte lo ha dipinto tante volte questo tramonto, questo finale di Saverio. Anche la letteratura, in quel bel pezzo di Pemán. Alla fine, senza niente, ma davanti al Signore. A me fa bene, pensare questo».​

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Il corpo del Papa verrà portato, secondo quanto prevede l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, nella Cappella di Santa Marta dove avverrà la constatazione di morte. Sempre seguendo le indicazioni previste dall’Ordo, tutto questo dovrebbe avvenire in serata.

«La morte di Papa Francesco mi addolora e lascia in tutti noi una profonda tristezza. Francesco è stato una guida spirituale carismatica, strenuo sostenitore della pace, sempre vicino agli ultimi, ai più fragili e agli ammalati. Le sue parole, la sua forza e la sua grande umanità resteranno sempre nei nostri cuori». Lo dichiara in una nota il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

«L’Associazione nazionale magistrati esprime il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di sua santità Papa Francesco, uomo di pace, giustizia e umanità. Il Santo Padre ha saputo dare voce alle istanze più alte di tutela della dignità umana, offrendo alla comunità internazionale un costante richiamo al rispetto dei diritti fondamentali e dei valori etici, patrimonio anche della giurisdizione. In un tempo attraversato da crisi sociali e conflitti, la sua figura ha rappresentato un punto di riferimento di dialogo, comprensione e solidarietà». Così l’Associazione nazionale magistrati in una nota.

Scrive il segretario di Italia Viva Matteo Renzi: «Francesco ci lascia nell’abbraccio di ieri di Piazza San Pietro. Ieri il suo ultimo viaggio con la papamobile è il simbolo del suo vivere in mezzo alla sua gente, al suo popolo. Sia in chi crede, sia in chi non crede il Papa argentino lascia una traccia profonda. Nel cuore di chi lo ha incontrato rimane soprattutto il tratto di una affettuosa umanità e di una vivace curiosità per il mistero dell’altro. Pasqua significa Passaggio. E mai come oggi, lunedì dell’Angelo, avvertiamo il valore di questa espressione. Vedremo che cosa cambierà per questo pazzo mondo con il Conclave. Ma adesso, intanto, è tempo di dire grazie a Papa Francesco per ciò che ha rappresentato, non solo in questi dodici anni di pontificato».

La Chiesa ortodossa russa si aspetta di partecipare con una delegazione di «alto livello» ai funerali di papa Francesco. Lo ha detto a Ria Novosti un rappresentante del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha espresso cordoglio per la morte di Papa Francesco, «un amico fedele del popolo palestinese».

Parole di cordoglio anche dalla segretaria del Pd Elly Schlein: «È stato il Papa degli ultimi, degli emarginati, il Papa della giustizia sociale e dell’impegno per il Pianeta: il suo potente messaggio di pace e di fraternità resterà un’impronta durevole di vicinanza, compassione, amore per il prossimo che continuerà a lasciare il segno. Di fronte a questa dolorosa perdita, la nostra vicinanza va alla comunità cattolica e a tutte e tutti coloro che nel mondo lo piangeranno e ne porteranno avanti l’impegno per i più poveri».

«Dopo una lunga malattia, sopportata con la sua grande forza, papa Francesco ci ha lasciato. Il suo pontificato è stato un importante nuovo capitolo nella storia dei rapporti tra ebraismo e cattolicesimo, con aperture a un dialogo talvolta difficile ma sempre rispettoso. Ricordo le numerose occasioni in cui l’ho incontrato, segnate sempre da simpatia, attenzione e confidenza. Con la mia comunità esprimo cordoglio per la sua scomparsa e sentite condoglianze al mondo cattolico». Lo ha dichiarato il Rabbino Capo di Roma, Rav Riccardo Di Segni.

In segno di rispetto e di lutto per la scomparsa di Papa Francesco, tutti gli eventi pubblici di Roma Capitale previsti per oggi e domani, giorno del Natale di Roma, sono annullati. Lo fa sapere il Campidoglio in una nota.

«Ho appena appreso della morte di Papa Francesco. Il mio pensiero va ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo hanno amato. Sono stato felice di vederlo ieri, nonostante fosse molto malato. Ma io lo ricorderò sempre per le sue omelie nei primi giorni del Covid, è stato veramente meraviglioso»: sono le parole su X del vicepresidente americano, JD Vance, che ieri nel corso della sua visita in Vaticano era stato brevemente ricevuto a Santa Marta dal Pontefice.

Il presidente della Repubblica Mattarella dichiara: «Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi».

«A seguito della scomparsa del Santo Padre, la Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica che le gare previste nella giornata odierna di Campionato di Serie A Enilive e Primavera 1 sono rinviate a data da destinarsi».

Così la Lega Serie A in un comunicato. Oggi erano previste quattro partite di Serie A Torino-Udinese, Cagliari-Fiorentina, Genoa-Lazio Parma-Juventus. Le partite rinviate del campionato Primavera sono Roma-Udinese, Monza-Sassuolo e Sampdoria-Torino.

Le bandiere d’Italia e dell’Ue sono a mezz’asta a Palazzo Chigi, in segno di lutto per la morte di Papa Francesco.

«Provo un profondo dolore per la scomparsa di Papa Francesco. Roma, l’Italia e il mondo piangono un uomo straordinario, un pastore umile e coraggioso che ha saputo parlare al cuore di tutti». Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri su X.

«Papa Francesco ha segnato un’epoca con il suo esempio di semplicità, il suo infaticabile impegno per la pace, la vicinanza e l’amore per gli ultimi, la cura per il creato – aggiunge – Il suo magistero e il suo esempio resteranno vivi per sempre. Ci stringiamo con affetto alla Chiesa e a tutti coloro che hanno trovato in lui una guida e un punto di riferimento. Roma, la città che ha amato profondamente e in cui è stato `Vescovo tra la gente”, lo ricorderà sempre con immensa gratitudine e con un affetto sincero”. «Nel nostro cuore resterà la sua voce, il sorriso paziente, la forza quieta delle sue parole – conclude il sindaco – A chi resta, il compito di custodirne l’eredità più preziosa: uno sguardo sul mondo fatto di misericordia, ascolto e tenerezza».

Un uomo la cui azione è stata guidata «dall’umiltà e dalla fede»: così il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ricorda Papa Francesco.

La premier Giorgia Meloni dedica un lungo messaggio al Pontefice: «Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Una notizia che ci addolora profondamente, perché ci lascia un grande uomo e un grande pastore. Ho avuto il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti, che non sono mai venuti meno neanche nei momenti di prova e di sofferenza. Nelle meditazioni della Via Crucis, ci ha ricordato la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell’uomo è inconciliabile. E ha chiesto al mondo, ancora una volta, il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che “non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce”. Cammineremo in questa direzione, per ricercare la strada della pace, perseguire il bene comune e costruire una società più giusta e più equa. Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti. Salutiamo il Santo Padre con il cuore colmo di tristezza, ma sappiamo che ora è nella pace del Signore».

Il presidente francese Macron ha detto: «Papa Francesco ha voluto che la Chiesa portasse gioia e speranza ai più poveri»

«Papa Francesco era in tutto e per tutto un uomo del popolo. La comunità cattolica mondiale dà l’ultimo saluto a un leader che ha saputo riconoscere le questioni scottanti del nostro tempo e richiamare l’attenzione su di esse. Con il suo stile di vita sobrio, i suoi atti di servizio e la sua compassione, Papa Francesco è stato un modello per molti, cattolici e non cattolici. Lo ricordiamo con grande rispetto». Lo scrive sui social il premier olandese Dick Schoof.

Il Papa «si è donato fino alla fine. Ora è il momento del silenzio, della preghiera, del ringraziamento». Lo ha osservato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, dopo la notizia della morte del Papa, con voce commossa. Un padre «che ha aiutato tutti, non solo la Chiesa cattolica. Adesso silenzio e preghiera», ha detto Zuppi al Tg1. Zuppi negli ultimi tempi non lo aveva incontrato: «Abbiamo rispettato la sua fragilità. Era importante che si risparmiasse e si curasse. Lo abbiamo accompagnato con affetto e preghiera».​

​«È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa – ha aggiunto Zuppi -. Chiedo a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane delle chiese in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale».

«Oggi il mondo piange la scomparsa di Papa Francesco. Ha ispirato milioni di persone, ben oltre la Chiesa cattolica, con la sua umiltà e il suo amore così puro per i meno fortunati. Il mio pensiero va a tutti coloro che soffrono per questa profonda perdita. Che possano trovare conforto nell’idea che l’eredità di Papa Francesco continuerà a guidarci tutti verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole». Questo il messaggio di cordoglio della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su X per la morte di papa Francesco.

«Con profonda commozione, ci uniamo al dolore della Chiesa universale per la scomparsa di Papa Francesco. La sua morte lascia un vuoto immenso. Le sue parole di pace, i gesti di misericordia e il costante richiamo alla fratellanza tra i popoli resteranno un faro per le generazioni future. In questo momento di lutto, siamo vicini a tutta la comunità dei cristiani e a chi, in ogni angolo del pianeta, piange la perdita del Santo Padre. Che il suo esempio continui a ispirare il cammino di chi crede in un mondo più giusto, umano e solidale». Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.

«Il defunto papa Francesco era un uomo di immensa fede e grande misericordia, che ha dedicato la vita al progresso dei poveri del mondo e alla richiesta di pace in un’epoca complessa e turbolenta». Lo scrive su X il presidente di Israele Isaac Herzog.​

​Herzog ha inviato «le sue condoglianze ai cittadini cristiani di Israele e alle comunità cristiane di Israele, alla Santa Sede e all’intero mondo cristiano per la perdita del loro padre spirituale». «Spero che le sue preghiere per la pace in Medio Oriente e per il ritorno degli ostaggi trovino presto risposta», ha aggiunto il presidente israeliano.

«La scomparsa di Papa Francesco suscita un profondo senso di dolore: guida spirituale di immenso carisma e testimone di fede vissuta, ha saputo incarnare i valori della misericordia e della solidarietà, avvicinando la Chiesa a tutti con una particolare attenzione a chiunque fosse in difficoltà. Il Suo impegno per il dialogo, la pace e l’attenzione agli ultimi resteranno un’eredità preziosa». Lo afferma il presidente del Senato Ignazio La Russa.

«Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Cura del Creato, misericordia, fratellanza: è stato un grande Pontefice. Un amico dell’Italia. Preghiamo per lui e per il futuro di tutta la Chiesa cattolica. Santo Padre, ci protegga da lassù». Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.​

​«Il Papa ha dedicato le sue ultime forze alla costruzione di una pace giusta», ha aggiunto Tajani a Sky Tg24, ricordando il «ruolo di portatore di pace» svolto da Francesco «durante tutti le sue missioni nel mondo» che ha definito di «straordinaria importanza».

Papa Francesco è morto oggi 21 aprile. Subito le prime reazioni. «L’Europa piange la scomparsa di sua santità Papa Francesco. Il suo sorriso contagioso ha conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo». Lo ha scritto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola su X. «Il “Papa del popolo” sarà ricordato per il suo amore per la vita, la speranza per la pace, la compassione per l’uguaglianza e la giustizia sociale. Che riposi in pace», ha aggiunto Metsola.

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